domenica 26 giugno 2011

The end...

"Io odio le ragazze brutte" una pausa per respirare, permettere ai polmoni d'ottenere ossigeno "e grasse, come te" anidride carbonica rilasciata nell'aria, la mente infettata d'idea insane.
La mia immagine si ruppe lì, in quel preciso attimo, quando rimasi ad osservare le punte delle mie scarpe nere. Quando nella mia mente la risata di quel giovane si ripeté come una canzone d'un cd rotto.
L'assordante tintinnio della campanella, mi costrinse a dirigermi verso l'uscita. I piedi li sentì diventare pesanti ad ogni mio passo, come se stessi sprofondando nelle sabbie mobili.
Lanciai la cartella al freddo pavimento bianco di casa e mi diressi al bagno. L'immenso specchio rifletteva l'immagine di una ragazza, ma quella ragazza non ero io.
Quella giovane donna era slanciata, dal ventre piatto e le lunghe gambe fine, il seno abbondante e dei lineamenti delicati. Il volto pulito e gli occhi raggianti. Quella non ero io, era come io sarei dovuta essere; come io sarei voluta essere.
In un'attimo quell'immagine perfetta scivolò via, come le gocce d'acqua di una cascata. E comparsi io.
Orribilmente grassa, dal ventre rivestito di rotoli di grasso e i lineamenti del viso rotondi come un pallone da calcio. Brufoli cosparsi sul viso e le spalle, occhi spenti e labbra screpolate.
Quell'immagine era un incubo, ero un mostro.
Decisi che quella sarebbe stata la fine della vecchia me, che sarei entrata nel tunnel del cambiamento attendendo di poter vedere la luce della salvezza. Mi tatuai "monster" sul collo del piede destro, in ricordo di ciò che ero e di ciò che non volevo più essere.

2 commenti:

  1. Non c'è limite alla crudeltà umana...
    Anche io ho aperto da poco il blog, passa se vuoi (:

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  2. No, l'uomo non comprenderà mai quando è tempo di parlare.
    Comunque passerò senz'altro, grazie :)

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